Oggi parliamo del concerto tenuto a Budapest che venne realizzato il 27 Luglio 1986 allo Stadio Nepstadion. Fu la prima volta che i Queen cantarono in un paese dell’Est Europa, una vera e propria rivoluzione per l’epoca. Lo stadio Ferenc Puskás fu teatro di un evento, di uno spettacolo, a dir poco straordinario. Concerto che faceva parte del Tour Europeo, partito in Svezia il 7 Giugno e terminato a Knebworth il 9 Agosto dello stesso anno. Freddie e gli altri arrivarono a Budapest in aereo e subito dopo salutarono da un battello, i numerosi fan accorsi lungo il Danubio. Inoltre fecero foto ed interviste, nonostante Freddie non amasse farle. Appena arrivati, Mercury andò, insieme a Mary Austin, in un negozio di antiquariato locale dove comprò numerosi pezzi e oggetti di valore. Brian si concesse un giro in mongolfiera, John una passeggiata da turista e Roger qualche giro nel circuito dei Go-Kart. Tutto questo due giorni prima del concerto. Il giorno dopo Freddie si recò nello stadio per le prove, indossando una tuta gialla rimasta impressa a molti. La sera, invece, insieme a Mary provò la canzone in Ungherese dal titolo quasi impronunciabile “Tavaszi Szel Vizet Araszt”; proprio per la difficoltà della lingua, prima di eseguirla, si scrisse alcune parole sul palmo della mano. Arrivò così il giorno del concerto, dove i Queen si esibirono davanti a circa 80 mila persone. Il cantante, davvero in forma smagliante, indossò una giacca bianca e rossa, praticamente identica a quella gialla indossata a Wembley 15 giorni prima. Lo show iniziò con One Vision e subito dopo con Tie your Mother Down: la folla impazzita cantò a sua volta… il concerto continuò con altre canzoni tra cui A Kind of Magic e poi subito un’improvvisazione vocale di Freddie: uno dei suoi marchi di fabbrica.
Nessuno come lui sapeva conquistare il pubblico e renderlo partecipe del concerto. La 15° canzone della scaletta fu quella in Ungherese che Freddie cantò in maniera esemplare estasiando e coinvolgendo il pubblico. Ad accompagnarlo fu Brian con la chitarra e subito dopo cantò Is This The World We Created?. Fu una scaletta senza dubbio perfetta! Tra la grande partecipazione del pubblico, lo show andò avanti per quasi 2 ore. Nel corso del tour, i Queen cantarono 5 cover e nel concerto di Budapest venne inserita la canzone “Big Spender” tratta dalla rappresentazione a Broadway nel ‘66. Nella seconda parte dello spettacolo, Freddie indossò nuovamente la giacca gialla; almeno fino a Radio Ga Ga. Dopo tornò sul palco senza giacca, a petto nudo, con la bandiera ungherese sulle spalle come aveva gia’ fatto spesso in passato (per citarne alcuni Rock in Rio, Svezia ’86 ed in tante altre occasioni). Era un gesto per ringraziare il pubblico presente e la sua nazione. Iniziò, così, a cantare We Will Rock You e Friends Will Be Friends e poi il super finale con We Are The Champions e God Save The Queen. Con un Freddie stanco, ma euforico; con la corona in mano e il mantello sulle spalle. Altre note da sapere riguardo il concerto di Budapest: nel 1986, la Emi pubblicò un album dal vivo del Live Magic dove inserì le date di Wembley, Budapest e Knebworth. Nel 1987, invece, uscì in VHS e Laserdisc; venne poi rieditata nel 2012 con il titolo Hungarian Rhapsody: Live in Budapest. La versione del 2012 fu ovviamente restaurata e rimasterizzata in alta definizione, ma purtroppo incompleto. Sempre nello stesso anno, uscì il film del concerto nei cinema di molti Paesi, più precisamente il 20 Settembre. Mentre in Italia arrivò 2 mesi dopo, il 20 Novembre. Successivamente uscì anche il DVD ed il Blu-ray in 5 edizioni diverse, mentre per il cd esistono 2 versioni: edizione deluxe con 3 dischi tra cui un dvd o blu ray con le immagini del concerto e due cd musicali e poi la versione standard. Che dire ancora? Fu un concerto meraviglioso che dopo 37 anni ancora regala emozioni…