Premetto subito che non possiedo questo libro e mi baso su alcune informazioni lette sul web, ma soprattutto sulle mie sensazioni; per il momento vogliamo solo mostrarvi alcune interessanti foto che troverete all’interno.
L’opera è scritta da due amici molto intimi di Freddie: Thor Arnold e Lee Nolan. Costoro erano le cosiddette “figlie newyorchesi” di Mercury.
Questo appellativo nasce dalla frequentazione di Freddie della N.Y. nei primi anni ’80. Il libro, infatti, racconta, più che altro attraverso foto (molte inedite), il rapporto tra il cantante dei Queen e la combriccola americana.
Proviamo ad immaginare un Freddie che sbarca a New York nei primi anni ottanta, proprio quando la sua band è al vertice del mercato americano (basti pensare solo al successo di Another One Bites the Dust) e dopo la rottura del suo rapporto con Mary Austin.
Compaiono i baffi e il tipico look da “macho gay” che tanto andava di moda, soprattutto in quel periodo a New York. Freddie si omologa, frequenta la comunità gay e i tanti club notturni. In quella città lui può divertirsi senza essere riconosciuto dai fan e tampinato dalla stampa, come succedeva invece in Inghilterra.
Fu, in effetti, anche questo che lo portò a stare per molto tempo a Monaco di Baviera, poco dopo il periodo newyorkese (1980/1983), una sorta di isola felice per vivere senza problemi la sua sessualità.
Viene da pensare che il virus dell’HIV l’abbia contratto proprio nel periodo di vita promiscua a New York. Ma del resto, in quegli anni la città era un fermento di arte e trasgressione. Nei club come il famoso Studio 54 si ritrovavano stelle del calibro di Andy Warhol e Basquiat, Grace Jones e Liza Minnelli e non credo che le serate fossero propriamente da “educande”.
Dunque i due autori (Thor Arnold e Lee Nolan) stringono una bella amicizia con Freddie e lo frequentano fino quasi alla fine.
Il libro non è corposo: 102 pagine che ci presentano soprattutto fotografie corredate da didascalie.
È stato pubblicato nell’ottobre del 2021 con un titolo, secondo me, poco originale (solletica la fantasia, ma poi non credo che mostri nulla di scandaloso) e finora è possibile acquistarlo solo in inglese. Non è dato sapere se uscirà una versione italiana.
Io ne sono incuriosita, un po’ perché amo i libri fotografici e poi perché credo che conoscere anche questo spaccato della vita di Freddie sia comunque interessante per comprenderlo meglio.