20 Aprile 1992, un giorno passato alla Storia in quanto quel giorno si svolse, allo Stadio di Wembley, il tributo a uno dei più grandi frontman della storia: Freddie Mercury! Fu un evento trasmesso in mondovisione e furono venduti o meglio polverizzati oltre 70 mila biglietti. I migliori cantanti dell’epoca riuniti in onore di Freddie. Per celebrarne la vita, la carriera, ma, soprattutto, la sua musica resa immortale. Colui che, anche negli ultimi mesi di vita, aveva incantato il mondo con le sue opere. Dunque, partiamo dall’inizio… Subito dopo la morte di Freddie avvenuta nel Novembre del ’91, gli altri membri del gruppo decisero che sarebbe stato doveroso omaggiare in qualche modo Freddie. Iniziarono, quindi, a fare un giro di telefonate per capire se ci fosse volontà, da parte di altri cantanti, a partecipare a quest’evento. L’ufficialità venne data nel febbraio del ’92, durante la cerimonia che si svolge annualmente dei British Awards. Qui, Brian e Roger annunciarono la volontà di fare questo Tribute Concert per ricordare Freddie. I tempi erano ristretti per organizzare un simile evento; a Wembley, tempio assoluto di tutti i migliori eventi anni ’80 e ’90!
Ma, nonostante tutto, quest’evento si svolse tra lo stupore generale: nessuno poteva immaginare la sua portata e neanche il calibro degli artisti internazionali che ne avrebbero fatto parte! Finalmente arrivò l’atteso 20 Aprile e, tra una folla oceanica, prese vita il The Freddie Mercury Tribute. Sul palco dominava una grande fenice, simbolo della Mercury Phoenix Trust: associazione benefica che venne creata per la lotta contro l’Aids. A tal proposito, i proventi di questo spettacolo grandioso, furono completamente donati. Il primo a parlare fu Brian May. Egli si rivolse al pubblico con parole che, ancora oggi dopo 30 anni, restano indelebili nel cuore di chi ha vissuto quest’evento in prima persona e anche di chi ha potuto goderne la visione negli anni successivi (in dvd prima ed in blu-ray dopo). Brian May disse queste testuali parole: “Ciao gente, buonasera a Wembley e al mondo. Siamo qui stasera per celebrare la vita, il lavoro e i sogni dell’unico e solo Freddie Mercury. Gli daremo il più grande saluto della storia“.
Lo show inizia con l’esibizione dei Metallica; i quali aprirono il concerto con 3 brani da paura, tra cui Nothing Else Matters, per poi continuare con gli Extreme, Def Leppard e Bob Geldof. Un susseguirsi di emozioni, una dietro l’altra, con la folla immensa che cantava all’unisono. Senza dimenticare gli Spinal Tap e i Guns N’ Roses con Paradise City e Knockin on Heaven‘s Door. Il concerto si divise in due parti: nella prima parte vennero trasmessi i video dei Queen mentre i tecnici eseguivano i cambi palco. Tra gli ospiti ci furono anche gli U2 che, tramite satellite dalla California, cantarono dal vivo Until The End Of the World. Ma, solo quando scese la sera, il vero spettacolo ebbe inizio. Le più grandi star musicali mondiali si esibirono, tra cui i Queen + Slash in Tie Your Mother Down; per continuare Queen e Zucchero in Las Palabras de Amor; Queen e Gary Cherone e ( Tony Iommy ) in Hammer to Fall. Spiccarono, senza dubbio, alcune esibizioni come, ad esempio, Queen + Axl Rose in We Will Rock You; Queen e Elton John in The Show Must Go On (prima volta in assoluto cantata in un’esibizione live), per poi continuare con alcuni duetti che hanno fatto la storia come George Michael e Lisa Stansfield con These are the Days of our Lives; ancora dopo si esibirono David Bowie e la meravigliosa Annie Lennox in Under Pressure (famosa e toccante fu anche la preghiera di David Bowie subito dopo la canzone) e bisogna citare George Michael con Somebody to Love (esibizione passata alla storia) e, per finire, i Queen con Liza Minnelli in We Are The Champions. In questo momento davvero emozionante,ancora una volta, tutti i 72 mila presenti a Wembley, cantarono insieme consegnando Freddie nell’olimpo dei migliori! Un evento senza precedenti… ci furono tante altre esibizioni, ma è impossibile nominarle tutte; il mio consiglio è di vederlo, assolutamente. Da ricordare anche tra gli ospiti d’onore Elizabeth Taylor e nel pubblico Lady Diana con il Principe Carlo. Per concludere, possiamo dire che questo memorabile concerto, abbia davvero consegnato alla storia Freddie Mercury, semmai ce ne fosse stato bisogno, ed ha avuto il giusto e meritato tributo. A fine concerto Brian disse della folla assetata di musica: “Sarà sorda, cieca e con la voglia di tornare il giorno dopo” e siamo sicuri che anche Freddie dall’alto sarà rimasto contento di questo spettacolo!” (il quale, proprio quest’anno ha compiuto il trentennale). Unica nota stonata, forse, per onor di cronaca, fu Robert Plant in Innuendo: la sua esibizione fu stroncata dalla critica dell’epoca. Ma, a noi fans poco importa: quello che conta è aver reso omaggio al più grande frontman di tutti i tempi!
God Save The Queen.