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Finalmente ci siamo. Cari fan dei Queen, di tutto il mondo. Questa intervista mette un punto a tutto.

Grazie al canale Queen Fans Italia Worldwide, grazie a te Veronica May per le risate e lo stupore sincero che ho visto ogni volta che ti svelavo nuove ricerche, grazie a te Maurizio Favale, per essere stato il braccio armato della mia mente.



Dallo scorso Ottobre, quando ho registrato la prima parte, è stato un lavoro incessante al fine di riuscire a raccontarVi tutto quello che ho studiato e scoperto in oltre 20 anni come ho detto nelle precedenti puntate.

Cinque ore di riprese, ricostruzioni che hanno spaziato dall’arte vittoriana, a quella moderna, all’arte giapponese, all’arte francese coi cristalli, all’arte spagnola fino ad arrivare a quello che vedrete oggi.

Vi ho parlato nel corso dei mesi, mostrandovi il dietro le quinte e le prove delle scoperte circa le varie collezioni di Freddie, nel dettaglio vi ho parlato degli Icart, dei Dalì, di Chagall, delle lampade e di vasi che Freddie aveva in casa, del quadro che regalò a Jim Hutton per San Valentino, del quadro postumo che regalò ad Elton John, di tutta la cristalleria francese, della scoperta degli ultimi quadri presi negli ultimi anni, da De Blaas, a Burgess, a Tissot, a Matisse a Dalì, passando per Rudi Patterson, nonchè di piatti e suppelletili con cui mangiava. Senza tralasciare l’analisi dell’arte giapponese collezionata negli anni ’70 nell’appartamento a Stafford Terrace, per arrivare a Garden Lodge. Un lavoro a 360 gradi in ogni direzione delle sue collezioni, con come unica traccia, foto e note biografiche esistenti.

Oggi, mentre scrivo, Sotheby a Londra, si appresta a vendere tutta l’arte collezionata da Freddie, con 6 aste che a partire da Settembre 2023 smembreranno per sempre quello che c’era a Garden Lodge, rimasto intatto per 32 anni dalla morte di Freddie. Voglio quindi con questi video lasciare traccia per sempre delle mie ricerche su cui ho investito tempo e sincera passione, al fine di preservarne l’integrità, non lasciando spazio a dubbi su chi sia stato l’autore morale e materiale originario degli studi su quello che vedrete presto a Londra, oggetti su cui 20 dipartimenti della casa d’aste stanno attualmente lavorando, al fine di identificare e catalogare tutto.

20 dipartimenti al lavoro…e 20 anni miei di notti di ricerche. Oggi voglio in esclusiva mondiale che sappiate questo: l’amore di Freddie per l’Italia e la sua arte. Il suo pittore preferito in assoluto è stato Eugenio De Blaas, pittore nato ad Albano Laziale e professore d’arte a Venezia nei primi decenni del Novecento. Proprio di De Blaas, Freddie aveva 3 ritratti di donna, di cui 2 mediterranei raffiguranti 2 bellezze veneziane. Di nessun altro pittore vittoriano aveva 3 dipinti. Come 3 dipinti? Andatevi a vedere l’intervista, Vi racconto tutto.



Non è finita qui. E che dire della collezione delle litografie della Divina Commedia di Dante Alighieri sviluppate da Dalì che tappezzavano la camera degli ospiti a Garden Lodge?

Per il resto, varie altre curiosità in quest’ultimo pezzo, con un analisi puntuale di tutti gli arredi e gli oggetti presenti a Garden Lodge e un unicum come vi ho anticipato presentando l’intervista: la scoperta del quadro di Mirò che Freddie mentre era a Montreux perse all’asta in quanto il suo assistente Peter Freestone non ebbe il coraggio di fare un ultimo rilancio e portarselo a casa. Quando? Che cosa rappresentava? Sono passati 32 anni, Peter ha sempre dentro questo rimorso, ma non si ricordava il quadro e il periodo preciso. Beh vi spiego tutto nel video. Posso dirvi che era un quadro di una potenza simbolica dirompente: cosmogonia, ritorno alle origini e alla natura, rinascita dello spirito attraverso il disfacimento del corpo, questo attraverso una delle figure, uno dei “miroglifici” del pittore catalano, ossia quel simbolo che nella pittura di Mirò lega l’aria e la terra: l’uccello. Qualcosa che Vi riporterà a quel vagito di alla fine del brano “Mother Love”, registrato postumo a Freddie nell’album Made in Heaven. Buon divertimento. Freddie è di tutti. Buona Vita Silvio xx  PS: sto lavorando alla traduzione inglese che metterò nei sottotitoli appena pronta

LE NOSTRE DOMANDE:

01:28 – Inizio intervista.

02:16 – Vuoi dire qualcosa che ti sei dimenticato di dirci nella prima e nella seconda puntata di questa intervista che abbiamo fatto. C’è qualcosa in più? Di cosa si tratta?

02:50 – L’arredamento di Garden Lodge. Non posso che citare una persona: Rupert Cavendish.

08:46 – Back to the past: Il vaso Archers, 1921.

10:32 – Ancora sull’arte giapponese. Nuove woodblock print a Stafford Terrace e Garden Lodge. Haronobu Suzuki, Kotonodo Torii, Shinsu Ito, Hiroshige. (Riko, Emi, this is for you).

19:40 – La stanza degli ospiti di Garden Lodge. Medusa e Dante Alighieri! Scoop mondiale.

23:44 – Il pittore preferito in assoluto di Freddie Mercury era italiano. Scoop mondiale. I 3 De Blaas.

31:29 – Ci hai mostrato nelle precedenti puntate la rivista OK! da cui sei partito per le tue investigazioni, ci sono altre scoperte di cui ci vuoi parlare?

33:19 – Il quadro appeso in cucina a Garden Lodge (Gracias Helenita).

38:10 – L’ingresso di Garden Lodge.

40:26 – Il Lampadario Dresden all’ingresso di Garden Lodge.

42:46 – Il vaso Minton.

44:48 – Il vaso Copeland Spode in sala da pranzo.

47:00 – Sedie e armadi georgiani. La sedia Queen Ann.

49:50 – And you make me slightly mad… when you pee all over my “Chippendale Suite”.

51:00 – Il tavolo all’ingresso di Garden Lodge.

54:50 – Argenteria francese stile impero.

57:30 – Il fauteuil in salotto.

59:41 – Il divano napoleonico.

01:00:10 – Lo specchio in sala da pranzo.

01:02:19 – Chissà a valutare oggi quelle cose in casa. Cosa successe alla morte di Freddie?

01:04:23 – È risaputo che Freddie soprattutto negli ultimi mesi di vita si trasferì in Svizzera, dove se non era in studio, passò il tempo a riposarsi e arredare il suo appartamento. Tu hai fatto delle ricerche al riguardo e hai accennato che volevi raccontare delle cose al riguardo.

01:08:50 – I mobili di Montreux.

01:10:05 – Da Garden Lodge a Montreux: In The Lap of the Gods. Miti greci attraverso le opere di Dalì.

01:18:38 – I misteri di Montreux che rimangono tali.

01:20:46 – La fenice disegnata a Viquerat.

01:23:40 – Silvio, tu sei un grande collezionista, abbiamo visto che sei anche uno studioso. C’è qualcosa che sai, che vuoi dire in questa intervista che non ha mai detto nessuno in nessun libro e magari ti hanno confidato? Vuoi mostrare qualcosa?

01:24:06 – Ertè.

01:27:04 – Julie Manet.

01:30:59 – Risvolti dei quadri nella vita di Freddie. Analisi psicologica.

01:39:28 – 1991 aneddoti sugli ultimi mesi di vita. Unforgettable.

01:41:18 – Arthur the cat.

01:42:06 – Cosa avrebbe fatto Freddie se fosse sopravvissuto?

01:47:35 – Milano, Settembre 1984. Londra, Febbraio 1981. Right Place, Right Time

01:51:00 – Country Life, Marzo 1978. L’inizio della storia di Garden Lodge.

01:52:00 – Mirò preambolo.

01:53:47 – Il quadro di Mirò che Freddie perse all’asta. Un mistero lungo più di 30 anni. Scoop mondiale.

SILVIO TOSO

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