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Nel 2009 feci il mio ultimo viaggio a Londra, era la 12° o 13° volta. Il primo nell’89 quando a 12 anni ( invece di giocare con i soldatini), già consumavo i solchi di The Miracle.



Fu il viaggio più difficile, più intenso e importante perché venivo da una storia importante finita da poco e il lutto per la perdita di mio padre ancora da elaborare. Con lui andavo spesso a Londra e per me Londra era Freddie, era mio papà e tutto il resto; i vinili a brompton Road, le spider inglesi, il Barbour le Dr Martins a Camden market, le Fred Perry a Covent Garden …. il mio mondo insomma. Di quel viaggio ho tanto ricordi belli, indelebili, uno dei migliori é questo.

La mostra di Peter Hince, il roadie dei Queen dal 1973, anno in cui li incontro’ fino al loro ultimo concerto nell’86. La vita di Peter Hince è già di per sé un romanzo per ciò che ha vissuto, visto, conosciuto e respirato. Ha volato con i Queen é caduto e si è rialzato con loro, ne conosce i segreti i vizi e le virtù e le cose che non si dovrebbero raccontare ma che nel libro ogni tanto lascia trapelare.

Questa mostra fotografica portava in pubblico gli scatti migliori, i più importanti e iconici fatti a Freddie e compagni. Sono stato circa 4 ore in un appartamento allestito per la mostra finché il custode mi ha avvertito della chiusura. La sera stessa conobbi Peter Hince ad un ricevimento al quale riuscii a farmi imbucare da uno zio.

Persona…… mooolto particolare ma schietta e ahimè col fiuto degli affari, ma questo è un discorso vecchio e noioso. Letteralmente stregato dalla sua persona. Queen Unseen è forse il libro più bello profondo e sincero che io abbia mai letto sui Queen, senz’altro quello più scaltro e diretto.

In lingua italiana é molto difficile da trovare a prezzi cristiani, ma se masticate inglese acquistatelo senza esitare.

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