Cercare di descrivere il rapporto di Freddie con Montreux è come aprire una finestra sulla sua vita e non mi riferisco alla vita della rock star, ma a quella privata.

I Queen scoprirono Montreux, una tranquilla cittadina svizzera affacciata sul lago Lemano, attorno al 1978; a quei tempi era la sede di uno dei maggiori studi di registrazione, i Montreux Studios e loro vi completarono le registrazioni per l’album Jazz.

Decisamente un luogo diverso dalla caotica Londra! Eppure Freddie ne rimase particolarmente colpito tanto da soggiornare varie volte al Montreux Palace e poi acquistare un lussuoso appartamento nella residenza “Les Tourelles” situata al numero 15 di Rue Bon Port a Territet.

Scelse questo posto probabilmente anche per la vicinanza con i Mountain Studios, che si raggiungono in soli dieci minuti a piedi e per la discrezione degli abitanti (del resto… Svizzeri… cosa ci si può aspettare se non tranquillità e gentilezza?)

La band in questi studi lavorò veramente a lungo, dimostrando che in quella cittadina si sentivano davvero a loro agio. Negli studi di Montreux, divenuti di proprietà della band dal 1978 al 1993, videro la luce infatti ben sei album. A Jazz seguirono infatti Hot Space, A kind of Magic, The Miracle, Innuendo e Made in Heaven.

Oggi gli Studios sono diventati una sorta di tempio per i fans dei Queen che, attraverso la “Queen: the Studio experience”, hanno l’occasione, dal dicembre del 2013, di vedere alcuni memorabilia esposte, ma soprattutto di respirare l’aria della creazione di alcuni capolavori.

Come è noto a tutti, Freddie qui registrò le ultime tracce, nonostante il suo stato di salute fosse ormai irreversibile. Eppure lavorò fino all’ultimo, sorprendendo gli amici di sempre Brian May e David Richards i quali spesso hanno ricordato gli sforzi e la volontà di Mercury di esserci per portare a termine il lavoro.

L’ultima canzone incisa fu “A Winter’s Tale”, un dolce ritratto dedicato proprio a Montreux, un luogo di pace, sospeso tra l’azzurro dell’acqua e del cielo e abbracciato dalle montagne.

Il testo recita infatti:

Una vera dichiarazione d’amore a Montreux!

L’ultimo pezzo cantato da Freddie fu “Mother Love”, un testo scritto quasi di getto da Brian May, che Freddie cantò ancora prima di sentire la melodia. Mercury promise di tornare presto in studio, ma come sappiamo, non ne ebbe più la forza.

Freddie visse a Montreux per circa un anno e mezzo e lasciò definitivamente la Svizzera il 10 Novembre 1991. La sua vita si concluse, pochi giorni dopo, il 24 Novembre, nella sua casa londinese di Logan Place 1.

I membri della band impiegarono alcuni anni a mettere mano al materiale lasciato incompleto dal cantante; l’album “postumo” uscì solo nel 1995 con il titolo emblematico di “Made in Heaven”. Sulla copertina una veduta del lago, della Duck House e delle montagne tanto care a Freddie.

Un anno dopo, esattamente il 25 Novembre 1996, fu inaugurata una statua scolpita dall’artista ceca Irina Sedleckà, raffigurante Freddie nella famosa posa di Wembley con il pugno alzato al cielo. All’evento parteciparono Brian May e Roger Taylor, Peter Freestone, i genitori di Mercury, Bomi e Jer, la cantante lirica Montserrat Caballè e il coreografo Maurice Bejart.

La statua è rivolta proprio verso il lago e verso le montagne e la targa ai suoi piedi fu scritta da Brian May.

Questa statua è ormai parte integrante del turismo di Montreux e moltissimi fans da tutto il mondo visitano la cittadina svizzera, che vive il suo momento culminante attraverso i festeggiamenti che si tengono intorno alla data del 5 settembre ed, in particolare, con il “Party” che viene organizzato in occasione del compleanno di Freddie.

Le parole che Freddie rivolse all’amica Montserrat: “Se vuoi il riposo dell’anima…vieni a Montreux”, ci fanno capire il rapporto privilegiato che Mercury avesse instaurato con questo posto e ogni volta che un fan si trovi da quelle parti, sono sicura senta fortissima la presenza di Freddie.