Il 29 Aprile del 1985 veniva pubblicato su etichetta CBS il primo e forse l’unico album solista di Freddie Mercury. Barcelona non lo reputo tale per tutta una serie di motivi che spiegherò in un altro momento.
Questa, per certi versi controversa pubblicazione rappresenta il tentativo o meglio il desiderio irrefrenabile di Mr Mercury di dar sfogo alle sue tendenze artistiche in parte soffocate e mai del tutto espresse nell’esperienza Queeniana.
La ricerca avvolte ossessiva di sonorità disco molto in voga all’epoca e di certe atmosfere tipiche anche nei night club e i locali di un certo tipo che come sappiamo Freddie amava frequentare non danno però il risultato commerciale sperato trasformando questa pubblicazione se non in un flop, poco ci manca.
Mr Bad Guy diventa quasi un boomerang per lo stesso Mercury andando così ad alimentare voci e leggende metropolitane sulla sua voglia di indipendenza artistica o peggio ancora di separazione dalla band.
Curioso notare come certe voci si siano rafforzate sopratutto negli ultimi anni in concomitanza con l’uscita di un Biopic farsa per legittimare lo stesso film e la sua sceneggiatura assai discutibile. Ma tralasciando le polemiche ormai ataviche torniamo al disco e cosa rappresenta per me personalmente.
Quando cominciai a collezionare compatibilmente con le mie tasche dell’epoca e la mia possibilità di spostarmi e di ricercare, Mr Bad Guy era difficilissimo da reperire sopratutto in Italia dove il disco aveva avuto uno scarsissimo se non nullo seguito tra i fans,diventando ben presto un prodotto di nicchia per i soli appassionati della regina. Riuscii a trovarlo nella primavera del 92 nel celebre all’epoca,oggi chiuso Metropoli Rock.
Un buco di negozio su via Cavour che aveva dei prezzi assurdi e anche una pubblicazione propria con tanto di catalogo e quotazioni. I fan romani un pò datati lo ricorderanno senz’altro.
Mio padre me lo regalò come premio promozione del quarto ginnasio pagandolo circa 120.000 lire.Uno sproposito se pensate che oggi una copia discreta vale forse 30 euro. Ricordo ancora quando lo ebbi tra le mani. Per me che vivo di ricordi e respiro emozioni parlarne anche adesso mi fa venire i la pelle d’oca. Non avevo solo un lp tra le mani avevo l’idea quasi mitologica,eterea,leggendaria che avevo sempre avuto di Freddie Mercury. Ray Ban,canottiera e baffi.
Poco importa che nell’iconografia sociale dell’epoca questi tre elementi rappresentassero l’archetipo del gay anni 80,a me non interessava,per me Freddie era quello,punto e ne ero perdutamente innamorato.
Paradossalmente mi innamorai di quel disco più’ per la copertina che del contenuto. Parlando del contenuto Mr Bad Guy contiene la mia canzone preferita in assoluto I Was Born to love you. La prima volta che sentii questo pezzo fu in una occasione curiosa, nel 1992 sul finale di un noto film di Jerry Calà dell’86. Al primo ascolto fu colpo di fulmine e mi misi alla ricerca del disco.
Con gli anni i numerosi ascolti e l’analisi attenta del testo ho imparato a conoscere e ad apprezzare questo lp. Non l’ho visto più come il capriccio artistico di Mr Mercury ma come il suo messaggio emozionale,la sua capacità ma sopratutto la sua ricerca di amore.
Trattando di se stesso attraverso gli aspetti strettamente legati non solo al personaggio ma anche all’uomo Mercury,parla di solitudine,di delusione e di ricerca spasmodica di amore sia fisico che sopratutto metafisico,la capacità e il desiderio di amare qualcuno al di là degli schemi e dei preconcetti. Mr Bad Guy per tanti motivi rappresenta una finestra aperta e mai chiusa sulla mia vita sul mio passato e su ciò che più mi manca,la spensieratezza della mia adolescenza.
Ogni ascolto oggi è giocare con le emozioni tra nostalgia per ciò che non tornerà più e fortuna vera per ciò che ci ha lasciato.
