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The Great Pretender è un documentario uscito nel 2012, diretto da Rhys Thomas e dalla Eagle Rock entertainment, presentato in prima visione sulla BBC, si è aggiudicato due riconoscimenti prestigiosi, la Rose d’or e l’Emmy Award più una nomination ai famosi BAFTA Award nel 2013. Il documentario si presenta come un vero omaggio al Grande Commediante, a un artista unico e tra i più riservati e schivi di sempre, infatti ancora oggi molti di noi si domandano, com’era Freddie Mercury?

Questo film mette in mostra le sue passioni, la sua musica, oltre la sua vita, The Great Pretender percorre l’uomo celato dietro il personaggio, grazie anche a interviste dei suoi colleghi e amici, da Brian May, Roger Taylor dei Queen fino ad arrivare a Montserrat Caballe, Mike Moran e il suo assistente Peter Freestone. Molti i momenti importanti del documentario dell’esibizione al Royal Ballet dove canta in playback Bohemian Rhapsody in una splendida interpretazione a testa in giù, canzone che è sempre tra le preferite se non la preferita in Gran Bretagna, ultimamente è diventata la canzone più ascoltata in streaming del XX secolo, oppure quando duetta insieme a Montserrat Caballe per il singolo Barcelona, canzone dedicata alla città spagnola, canzone che fu usata per le Olimpiadi del ’92 proprio nella città spagnola.



Dagli eccessi newyorchesi degli anni 80, al fallimento del suo album solista Mr. Bad Guy, dal trionfo al Live Aid dove si consacrò il più grande showman di tutti i tempi, dall’ultimo tour con i Queen, dalla malattia, fino ad arrivare all’ultimo album della band ovvero Innuendo, forse il miglior album negli ultimi dieci anni; il documentario è un collage di emozioni, ricordi e immagini di uno dei più grandi artisti di sempre.

Documentario che comunque divide i fan da una parte chi lo elogia come uno dei migliori mai fatti su Freddie Mercury, da una parte il fan più accanito non ci ha messo molto ad attaccare il prodotto, facendo notare di interviste messe ad arte, Freddie passa come il “cattivo” come se il cantante fosse interessato ad abbandonare veramente i Queen, se Mr. Bad Guy avesse avuto successo, inoltre far passare Paul Prenter forse peggio che nel film Bohemian Rhapsody , cioè un vero calcolatore e manipolatore, in più sembra che fu proprio Paul, come ci racconterà anche il celebre Biopic a far entrare Freddie nel vortice del pericolo. Altra cosa che notiamo nel documentario è che Jim Beach (manager dei Queen), racconta del flop di Mr. Bad Guy con il conseguente ritorno di Freddie nei Queen con la coda tra le gambe, verrà ricordato da “Miami” il famoso acconto che Freddie ha ricevuto dalla CBS stessa casa di Michael Jackson, quattro volte superiore a qualsiasi lavoro della band, acconto che mandò su tutte le furie i colleghi.

Vedendo The Great Pretender troverete molti parallelismi con il biopic Bohemian Rhapsody, quindi il film non ha raccontato falsità ma ha soltanto trattato gli avvenimenti in modo diverso o romanzati. Per concludere un documentario che ogni fan deve avere, perché Freddie Mercury era The Great Pretender…. Il Grande Commediante!!!!

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