follow us:

Non è semplice esplorare i meandri della vivace vita sentimentale di Freddie Mercury, ma, potremmo provarci partendo da dove tutti siamo abituati: dall’inizio.

Prima di conoscere e legarsi profondamente a Mary Austin (tant’è che potremmo definirla una pietra miliare della sua vita sentimentale e non), Freddie intraprese una breve relazione fra il 1969 ed il 1970 con Rosemary Pearson, una bellissima ragazza conosciuta durante i suoi studi presso l’Ealing College of Art, istituto d’arte a St Mary’s Road, Londra. Oggi il campus è parte dell’University of West London.



Ma, torniamo alla nostra “pietra miliare”, torniamo a Mary Austin.

Nasce il 6 Marzo 1951 a Fulham, Londra.

Anch’essa studentessa d’arte, lavorava, in contemporanea, in un negozio di abbigliamento trendy di nome “Biba” a Kensington e proprio qui, all’età di 19 anni, conobbe Freddie Mercury e da quel momento in poi furono letteralmente inseparabili.

Freddie teneva a Mary più di qualsiasi altra cosa: per lui l’amore, l’amicizia, i consigli, le opinioni di Mary… avevano un valore inestimabile.

Colonna sonora della loro magica relazione è senza dubbio un celeberrimo brano facente parte dell’album A Night At The Opera, ovvero, “Love of My Life”, un brano, per l’appunto, dedicato interamente alla sua amata Mary Austin.

Il testo di questo brano è tra i più toccanti della storia della musica, frutto dell’amore “spirituale” che Freddie provava nei confronti di Mary. Di certo questo amore così unico nel suo genere, arriva allo spettatore nella sua interezza e profondità.

Freddie parla del suo amore indissolubile, ma anche della tensione…

Fondamentali sono alcuni passi: “Amore della mia vita, mi hai ferito,

mi hai spezzato il cuore e ora mi lasci,

amore della mia vita, non riesci a vedere,

riportamelo indietro, riportamelo indietro

non portarlo via da me perché tu non sai

cosa significa per me!” – scrive Freddie, forse esacerbato dal fatto di aver ammesso la sua bisessualità.

Oppure ancora: “…tu ti ricorderai, quanto tutto questo svanirà del tutto col tempo, quando invecchierò sarò al tuo fianco per ricordarti quanto ti amo ancora – Ti amo ancora!…”

Questo brano continuò a riscaldare i cuori e gli animi degli spettatori delle esibizioni dei Queen, sino al loro termine, nel 1986.

Nota a tutti è la gestione post mortem (morte avvenuta il 24 novembre del 1991) delle ceneri di Freddie Mercury.

Queste, infatti, previo accordo tra i due devoti, furono consegnate proprio a Mary Austin.

Tutt’oggi nessuno, all’infuori di Mary, conosce il luogo in cui siano state riposte le ceneri della leggenda.

Tra la relazione con Mary Austin ed un’altra importante relazione di cui tra poco parleremo, Freddie conosce e si rapporta con diverse personalità, tra le quali troviamo… David Minnis, il quale asserisce che il cantante e amico gli dedicò Good Old Fashioned Lover Boy. In seguito ebbe una frequentazione con quello che sarebbe poi diventato famoso come suo chef presso la villa a Garden Lodge: Joe Fanelli. Come, poi, dimenticare Barbara Valentin, un’attrice austriaca con la quale e’ nata una bella e profonda intesa, tanto da essere spesso presente a feste, occasioni ed eventi di lavoro; tutti abbiamo visto il suo cameo nel videoclip “It’s a Hard Life”.

Seguì un periodo che portò Freddie a frequentare una serie di locali notturni per omosessuali all’interno dei quali si divertiva in maniera alquanto “frenetica e spensierata”, tralasciando l’attenzione per la sua persona, evitando quindi, purtroppo, di attuare determinati “accorgimenti”.

Si presume che, proprio in questo periodo, Freddie contrasse l’HIV, che contribuì in maniera determinante alla sua morte.



L’altra relazione fondamentale della vita di Freddie Mercury, è quella con Jim Hutton, di origini Irlandesi.

La relazione ebbe inizio nel 1985, ma si incontrarono per la prima volta circa 2 anni prima in un noto gay club di nome “Copacabana” di South Kensington, ad ovest di Londra. Qui Jim, a primo impatto, non collegò l’identità di quell’uomo che gli offrì da bere, ma, dopo un periodo durante il quale il loro rapporto fu alquanto travagliato, tra loro “spuntò il sole” e cominciarono ad avere una relazione stabile appunto nel 1985.

I due si identificavano in un rapporto, per così dire, “matrimoniale” (tant’è che indossavano la fede nuziale) solamente con i conoscenti più stretti. Per il resto della gente, Jim era per Freddie  il suo “giardiniere” che lavorava presso la sua lussuosa dimora a Kensington; questo perché i due erano molto riservati, la loro relazione non era sotto i riflettori.

Malgrado questo, oggi abbiamo una meravigliosa testimonianza della loro storia d’amore grazie ad un libro pubblicato da Jim intitolato “Mercury and me”, con immagini e testimonianze mai pubblicate prima.

Purtroppo i due non poterono “legalmente” stabilire il loro rapporto poiché non erano ancora possibili le unioni civili tra persone dello stesso sesso.

Ovviamente, queste citate sono solo alcune delle relazioni avute da Freddie.

Così concludendo, possiamo sicuramente affermare che Mary Austin e Jim Hutton furono gli amori “cardine” della straordinaria vita di Freddie Mercury.  Gli stettero accanto anche (e soprattutto) durante il periodo della sua malattia per stargli vicino, dargli forza e rendere meno amara la triste consapevolezza della sua condizione fisica.

How to whitelist website on AdBlocker?