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Questo mio viaggio è stato non solo un modo per tornare in quella che è una delle città che preferisco al mondo ma è stato anche l’opportunità di viaggiare nella vita di un uomo che per il mondo è stato sinonimo di UNICITA’.



Eccessi e fragilità, potenza e solitudine, genio e sregolatezza… ma anche delicatezza, educazione, eleganza. Freddie Mercury ha fatto cantare le folle degli anni settanta e ottanta e fa sognare le nuove generazioni.

Non mi aspettavo di trovare così tante contraddizioni nel suo modo di essere e non mi aspettavo nemmeno di conoscere persone del suo entourage che tutt’ora lo piangono e si commuovono mentre parlano di lui. Il mio rammarico è che non sia stato capito fino in fondo e che se ha voluto o dovuto tenere estremamente privata la sua vita è perchè forse sapeva che nessuno o quantomeno molte poche persone lo avrebbero capito . Leggendo le domande di qualche fans che mi ha scritto durante il viaggio capisco perchè lui non volesse far trapelare chi fosse realmente Freddie l’uomo: c’era una morbosa attenzione sia sulla sua sfera sessuale all’inizio e sulla sua malattia in seguito.

L’attenzione per la sfera personale secondo Freddie doveva assolutamente essere secondaria all’attenzione che la sua musica poteva attirare! Doveva proteggere sia il suo lavoro che la sua vita e la vita di chi gli stava accanto!

Era forte, voleva essere lui a condurre il ” gioco” , non poteva permettere a nessuno di prendere il sopravvento sulla sua esistenza, perchè la vita era la sua e nessuno poteva dirgli di fare o non fare qualcosa. Lui donava tutto se stesso alla musica, lui voleva essere una leggenda e ha deciso di mostrarsi invincibile al mondo : credo che per un periodo abbia pure pensato di esserlo! Poi però si è dovuto arrendere alla realtà, senza mai perdere il controllo e la lucidità decidendo addirittura lui stesso il momento in cui “andare via” .

Ha lasciato al mondo un testamento musicale immenso e a chi aveva accanto un senso di vuoto altrettanto grande!

Freddie era ingombrante, chi ha condiviso con lui una parte di vita dice che non possiamo nemmeno immaginare chi fosse realmente quell’uomo: lui non perdeva tempo a discutere o dare spiegazioni , lui andava oltre. Lui non litigava , non sbraitava: si doveva avere paura dei suoi silenzi e dei suoi sguardi . Richard Young a cena mi disse: ” Freddie era diretto, sincero. La cosa incredibile era che lui non guardava l’obbiettivo, lo catturava! Guardava dritto in faccia chiunque, occhi negli occhi . Faceva così anche con la macchina fotografica.”

Freddie era sfacciatamente educato. Un gentleman dai modi delicati, amava aiutare le persone e tenerle vicine , come per proteggerle. Era deciso ma non prepotente, amava la comodità, odiava perdere tempo e buttare via i soldi in cose inutili. Contrapponeva tutto questo al vizio di serate estreme , con fiumi di Vodka e regali costosi per i suoi amici . Era il suo modo di mostrare l’affetto e quindi per lui non inutile ma dovuto !

Freddie è stato un uomo forte pieno però di debolezze che lo hanno reso ancor più grande; è la figura più contraddittoria che abbia mai avuto modo di conoscere e forse per questo la più carismatica.

Sono partita da Milano come una fan dei Queen e del loro frontman , sono tornata da Londra innamorata di quell’uomo che in cuor suo forse non ha mai smesso di chiamarsi Farrokh Bulsara.

Susanna Rossi Alfó

One comment

  1. Un racconto bellissimo… Anch’io quando leggo cose su di lui ,prima di immaginare il cantante, penso all’uomo che è stato …Era particolare in tutto ciò che era e faceva…❤️?

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